Dal codice degli angeli

di Omar Galliani

Il codice degli angeli corre tra le pareti e i soffitti del mondo dominando silenzioso i venti di terra e di mare raccogliendo le parole dette o negate. Il codice degli angeli corre su lame d’acciaio e seta forgiate nel nome inviolabile del padrone del tempo e della luce. Il codice degli angeli sceglie sempre la notte, là dove regna la luce che ha nel suono l’origine. L’attesa del bene e del male lascia indifferenti gli angeli consapevoli dei numeri infiniti a cui l’uomo resta sospeso. Il codice degli angeli attiva le coniugazioni del verbo e muto detta le leggi dei cieli. Il codice degli angeli apre le ali sul mondo e nel suo battito muove il cuore degli uomini. Il codice degli angeli non crede alle parole dell’uomo. Il codice degli angeli vola in silenzio e si posa lontano dai nostri occhi. Il codice degli angeli non scende a patti con noi. Il codice degli angeli conta i secondi e non i minuti, le ore, i giorni, gli anni, i secoli, i millenni, soltanto i secondi sono infiniti. Il codice degli angeli moltiplica per zero le proprie pagine con l’infinito e richiude tutti i libri della terra. Ora, tutte le parole si perdono nei propri alfabeti mescolandosi incredule, muti e attoniti regniamo sui nostri calcoli “finiti” nell’attesa di una pagina “infinita”.