E Quindi uscimmo a riveder le stelle

Sabato 29 maggio presso la Chiesa di San Cristoforo (via Gregorio X 17) il Piccolo Museo della Poesia propone nell’ambito delle manifestazioni del Dantedì 2021 E quindi uscimmo a riveder le stelle, primo Convegno Multidisciplinare e Performativo.

Il convegno è la prima tappa di una stagione interamente dedicata all’anno dantesco, un trittico di eventi dal titolo E quindi uscimmo a riveder le stelle che comprende, oltre al Convegno, una mostra e una non stop di recitazione della Divina Commedia, rispettivamente in giugno e settembre 2021

Programma del Convegno “Il punto di fuga [o in fuga] siamo noi

Ore 10,30 – L’eterno orizzonte della poesia e dell’arte: introduzione a cura di Massimo Silvotti

Ore 11 – La Visione di Dante sul Terzo Milennio: Carlo Ossola – Bianca Garavelli.

Ore 15 – I nodi strutturali del Terzo Millennio:
Contributo videoregistrato: Francesco Alberoni e Cristina Cattaneo Beretta

ore 15,30 – Tavola rotonda: modera Giovanni Gazzaneo
Intervengono Mons. Gianni Ambrosio – Amedeo Anelli – Valerio Magrelli – Guido Oldani – Piero Pedrocco – Alex Ricchebuono

Ore 18 – Terzetto atipico per violino, violoncello e disegno: Elisabetta Garetti, Giulio Glavina, Omar Galliani

Significato del Convegno

Il Convegno Il punto di fuga [o in fuga] siamo noi” è un tentativo ambizioso di rispondere alle domande della, e sulla, contemporaneità, attraverso il filtro dell’opera del Sommo Poeta, stella polare del pensiero e della ricerca di felicità dell’uomo e bussola imprescindibile nell’orizzonte della poesia e dell’arte. Genio prospettico al massimo livello, speculare ai grandi geni della prospettiva pittorica e architettonica, alla ricerca, assieme a noi, nella contemporaneità, di un nuovo “punto di fuga”.

Il focus del Convegno, quindi, riguarderà i nodi strutturali che caratterizzano peculiarmente questo Terzo Millennio. Ascolteremo la voce autorevolissima di personalità espressione di osservatori anche molto distanti tra loro: dalla critica letteraria, e dalla storia dell’arte, alla sociologia, dalla psicologia alla poesia, dalla filosofia all’urbanistica, fino all’economia, alla finanza, e dolcis in fundo la musica concertistica e l’arte figurativa. Tutti costoro si alterneranno nell’argomentare dal loro osservatorio prospettico, la prospettiva di noi tutti, nella suggestione dello sguardo dantesco e nell’interazione dei loro contributi.

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